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Lotito per il Tg2 Italia: “Orgoglioso di essere il presidente della Lazio”

Lotito sulla ripresa della Serie A: "La vittoria del calcio italiano"

Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha rilasciato lunghe dichiarazioni ai microfoni di Rai 2 nel corso del programma Tg2 Italia

Il numero uno biancoceleste, Claudio Lotito, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Rai2 nel corso del Tg2 Italia. Il presidente Lotito ha commentato lo spirito di gruppo e appartenenza ai colori biancocelesti mostrato dalla squadra.

“Il tifoso pretende che il giocatore scenda in campo e dia il 300%. Il mio ruolo è quello di rendere l’ambiente competitivo, devono avere l’orgoglio dell’appartenenza. Tutte le mie iniziative sono rivolte alla crescita del club. Il calcio deve essere portatore di valori morali, noi alleniamo non solo il fisico ma anche la mente. Sono orgoglioso di essere il presidente di questa squadra, trovo persone che mi ringraziano, mi dicono che sono presidente di una squadra fatta di persone disponibili, hanno avuto un ottimo imprinting”.

Inoltre, i provvedimenti presi in merito ai tifosi rei dei saluti fascisti e delle iniziative volte a cambiare l’immagine della tifoseria laziale spesso additata come fascista e razzista.

“Quando sono arrivato, la tifoseria veniva additata come fascista, razzista, paghiamo ancora lo scotto. Ho voluto dare dei segnali forti in controtendenza, ho introdotto un codice, fatto di regole molto precise. Siamo stati i primi in Italia a valorizzare i tifosi, non è giusto che anche gli altri paghino per gli errori di una minoranza. La maggior parte sono persone per bene, che vanno allo stadio a tifare”.

Ancora dichiarazioni in merito al centovesimo compleanno, dalla location di Castel Sant’Angelo al francobollo, passando per una serie di risultati positivi in campionato e in Supercoppa che hanno risvegliato l’entusiasmo nei tifosi biancocelesti. Anche il presidente infine, ha mostrato rammarico per il risultato ottenuto contro il Napoli, frutto anche di una serie di episodi sfortunati iniziati con lo scivolone di Immobile dal dischetto.

Infine, ancora parole al miele per mister Inzaghi:

“Vive la Lazio come la sua famiglia, ha intrapreso tutto il percorso da allenatore partendo dagli allievi regionali. Si è conquistato tutto con merito, è una persona di grande qualità. Su Simone ho puntato, quando ha avuto dei momenti difficoltà come calciatore, l’ho chiamato e gli ho detto che mi sembrava giunto il momento di iniziare un percorso diverso. Andò in Primavera perché Bollini seguì Reja e si era liberato il posto, poi sarebbe dovuto andare alla Salernitana. Ho ritenuto che Simone avesse le qualità per poter dirigere la squadra. Ha sempre avuto un carattere predisposto verso questo tipo di attività, lavora h24”.

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