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La #TenYearChallenge biancoceleste da Pechino a Ryad

Come dieci anni fa a Pechino la Lazio, da detentrice della Coppa Italia, si giocherà domani la Supercoppa. Ecco la #TenYearChallenge dei biancocelesti.

Comunque vada, quella di domani sarà l’ultima partita del decennio per la Lazio. L’ultima sfida in questi anni ’10 del nuovo millennio, attraverso i quali la prima squadra della Capitale è cambiata tanto. E il cerchio si può chiudere come è cominciato. Con una Supercoppa in terra d’Oriente, da detentrice della Coppa Italia. Da Pechino 2009 a Ryad 2019 domani si conclude la #TenYearChallenge dei biancocelesti.

Nel gioco che va di moda sul web, in cui si affiancano due foto di sé scattate a dieci anni di distanza, le aquile ne escono con i connotati totalmente stravolti. In panchina c’era Davide Ballardini. In porta Muslera. Lichtsteiner, Siviglia, Diakitè e Kolarov in difesa. Baronio mediano. Brocchi e Matuzalem ai suoi fianchi. Mauri trequartista dietro Zarate e Rocchi. Il tempo passa e scava rughe nei visi. E così il capitano di allora, oggi trasmette dalla panchina dell’Under 15 la sua esperienza ai giovani aquilotti. Alcuni si sono ritirati a vita privata. Altri fanno gli opinionisti. Qualcuno è addirittura diventato un acerrimo nemico. Perché di cose in dieci anni ne succedono tante e non sempre le sorprese della vita sono gradite. Tra quegli undici poi, c’è chi ha potuto vivere altre gioie negli anni a venire. Una su tutte, la più grande, 4 anni dopo.

I dettagli immutati

Allargando la foto ricordo della Cina però, si notano alcuni dettagli rimasti immutati. Un uomo in particolare può dire di aver vissuto tutti gli alti e i bassi del percorso di trasformazione e crescita di questi due lustri. In panchina, allo stadio Olimpico della capitale cinese, sedeva Stefan Radu. Arrivato nel gennaio 2008 è lui l’unico testimone di tutti i trofei dell’era Lotito. Il solo che abbia visto alternarsi le gesta di Klose, Hernanes e Zarate, con quelle di Garrido, Perea e Saha. Chissà che non possa dare lui qualche suggerimento a tutti su come si batte un gigante.

Sì, perché anche allora difronte c’era un avversario nettamente superiore. Quell’Inter di Mourinho che meno di dodici mesi più tardi avrebbe conquistato un triplete storico per il calcio italiano. Oggi c’è la Juve. Dominatrice indiscussa della Serie A da 8 anni. Considerando l’epilogo della stagione di Ballardini, Lulic e compagni hanno decisamente molte più chance della squadra di allora. Soprattutto dopo aver già dimostrato quindici giorni fa di saper giocare, rimontare e battere la Vecchia Signora. Il che fa ben sperare.

Al pari di dieci anni fa, anche questa volta la Lazio è detentrice della Coppa Italia. Vinta, peraltro, non contro una big, ma sfidando una squadra rivelazione. La Samp nel 2009. L’Atalanta il 15 maggio scorso. E le somiglianze ci sono pure nella sede del match: ieri le terre del gran Khan, oggi quelle dei califfi. Il tempo non passa mai per il fascino esotico dell’est e dei suoi milioni.

Se poi domani sera un rimpallo di muso su Leiva e un pallonetto al volo di Immobile regaleranno il trofeo ai biancocelesti allora, tutto sommato, questa #TenYearChallenge non sarà poi così shockante come le foto postate da alcuni amici.

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