
Il derby di Klose secondo il nostro lettore Pierluigi Immè
Troppo semplice e anche troppo “banale” nominare il 26 maggio, ma il mio derby della vita è stato quello del 16 ottobre 2011 con gol di Klose all’ultimo respiro.
Venivamo da cinque derby persi di fila, la tensione era alle stelle perché avevo iniziato a viverli in maniera diversa per via dell’età. Quella sera allora mi isolo dal mondo per vedere la partita (purtroppo a casa, abitando lontano da Roma). Dopo il vantaggio giallorosso, cado in depressione: nemmeno ceno per quanto sono distrutto e i miei nemmeno mi rivolgono la parola perché non do l’idea di essere tranquillo.
Nel secondo tempo tutta un’altra storia: al pareggio di Hernanes riprendo vita, poi il palo di Cissé e la traversa di Klose. “Ennesimo derby maledetto”, penso. Poi, quando meno te l’aspetti, Francelino Matuzalem inventa una carezza al pallone e Klose la butta dentro.
Io impazzisco, butto un urlo che sveglia tutti a casa, mi faccio due piani di corsa per la gioia, scendo di nuovo in fretta e mi fermo a fissare con gli occhi di un bambino l’esultanza sotto la Nord e Luis Enrique inginocchiato. Il cuore non smette di battere e per questi colori mai smetterà. Perché davvero c’è sololaLazio.
