Derby -2. Per la rubrica “Parola ai tifosi” ecco il pensiero di Camilla Carignani
Il Derby si sa è qualcosa di particolare, non è mai una partita come le altre. Non possiamo considerarlo una partita di campionato, nonostante quest’anno si tratti di uno scontro diretto in uno dei momenti più difficili della stagione. Il Derby è altro, è la prima parola che un tifoso pronuncia all’arrivo di un nuovo giocatore a Fiumicino, è la settimana più calda dell’anno vissuta sempre con quella tensione agonistica imprescindibile.
Il Derby fa sembrare tutto diverso: l’erba sembra più verde, il cielo più azzurro e quella palla in rete che anticipa il boato, sì è sicuramente uno dei momenti più belli e più brutti della vita di un tifoso, laziale o romanista.
Vincere un derby non porta solo tre punti, ma supremazia e fomento. Porta una luce diversa in ognuno di noi.
Le prime volte
Ecco perché vincere un derby è fondamentale per capirne l’importanza e molti dei nostri giocatori ancora non lo sanno.
Pensiamo a Leiva che ne ha vinti tanti al Liverpool ma che ancora non ha provato cosa vuol dire vincerlo nella Capitale. Stessa discorso per Acerbi e Correa, l’emozione della prima volta per loro ancora deve arrivare.
Lo sa bene Lulic cosa vuol dire fare qualcosa di importante in una partita del genere: dopo quel goal la sua vita è cambiata, la tifoseria non si stancherà mai di quel minuto 71 e Lulic rimarrà per sempre l’uomo che ha alzato la Coppa in faccia ai cugini romanisti quel 26 Maggio del 2013.
Ecco perché vincere il Derby è importante e forse è l’unica cosa che conta. Ma vincerlo per capirne l’importanza è qualcosa di più.